Telefonata/2

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“pronto”

“ciao Polla, come va?”mia madre con voce che promette bene.

Quattro frasi di circostanza, meteo, che fa Domiziano e poi si insinua il vero motivo della telefonata…

“però io vorrei una popona (bimba cicciotta ndr)”

“sì, vabbè, si vedrà”

“tu eri così bella…sembravi una bambola. E poi non sei mai stata una neonata, sei nata grande!”

“mamma, oggi sarei stata definita un macrosoma, pesavo 4,250 Kg, non è che non sono stata neonata”

“però eri così bella. Non eri grassa, eri robusta, forte”

“ok, quindi…?!”

“e poi alla minghina (nome della mia prima bambola traslato sull’ipotetica figlia mia e nipote sua) mettiamo tante belle vestine..e le facciamo la riga su un lato ai capelli, come facevo a te”

“sì, ma ricorda che io e Ya Habibi abbiamo delle probabilità molto basse di diventare genitori “e inizio a fare zapping nervosamente

“certo, non avrà i capelli biondi, ma sarà un po’ arabina…”

“arghtffnt” e inizio a scrivere un messaggio a Ya habibi in cui gli chiedo di materializzarsi vicino a me usando quei superpoteri che io so benissimo  lui possiede, ma che, timidamente, non mi ha ancora svelato

“e poi qui ci sono ancora tutte le tue Barbie…”

“va bene, mamma, grazie per la telefonata. Bella la tua collezione di fantasie, ma, secondo me, è sempre più interessante quella di figurine Liebig!”

Caro figlio, se mai arriverai e sarai una femmina, sappi che ho fatto un grande lavoro, ma anch’io non esiterei un attimo a metterti belle vestine, fiocchetti in testa e riempirti di Barbie. Mi dispiace, ti inserisci in un contesto familiare già deviato verso il rosa in tutte le sue declinazioni.

2 risposte a "Telefonata/2"

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