Scene da bambinificio

In quel gran bambinificio che è il centro A si possono osservare scene raccapriccianti del nuovo millenio. Io e YaHabibi eravamo in attesa del nostro turno per la consegna del protocollo di terapia, quando la mia attenzione è stata rapita dall’arrivo di una fila di uomini dai visi tirati. Erano i mariti/compagni delle donne a cui quella mattina avrebbero fatto il pick-up (cioè a cui avrebbero punto le ovaie per recuperare tutte le uova che erano maturate con la stimolazione). Arrivati a questo punto toccava un piccolo sforzo anche ai suddetti ometti: erano chiamati alla raccolta del loro seme con un atto di autoerotismo, di edonismo medicalmente utile. Quello che per tutta la loro adolescenza avevano fatto di nascosto, quell’atto molto privato, personale e un pelo vergognoso, doveva essere compiuto piuttosto velocemente ed efficacemente in un bagno scrostato e squallido che puzzava di urina stantia, sapendo che fuori c’era un altro uomo che aspettava il suo turno e che tutti gli astanti sapevano perfettamente che cosa era andato a fare.
“Dajje, quanto ci mette questo..”
E quando esce dal bagno paonazzo, lo si guarda con l’aria esausta che si riserva a quello che non si schioda dallo sportello del bancomat.
Poi entra uomo speedy skizzo. Non si fa in tempo a guardare che succede su facebook che ha già finito. Si spreca cattiveria…”Chissa che ne pensa la moglie di tale celerità”.”L’abbiamo visto tutti che aveva la giacca gonfia…sicuramente nascondeva qualche supporto editoriale !”
Il credulone isterico esce dal bagno col suo campione di sperma chiedendo che gli indichino dove è oculistica, perchè inizia ad accusare già un calo del visus sospetto. Il masochista disperato prova in un tentativo dissennato a fare occhiolino e labrucce alle galline dalle uova d’oro donne in attesa di ecografia, sperando che qualche marito manesco lo malmeni. Il milanese imbruttito in fila non perde tempo, procede con le telefonate di lavoro “Figa che sbatti, dì al tuo socio che deve mollarmi, mi sta asciugando..”
La catena di montaggio procede vorticosa: raccolta sperma, eco pre, eco monitoraggio, ecg preoperatori, consegne protocolli. Ognuno fluisce verso la sua casella, in un ingranaggio da cui escono bambini.
La mia mente continua a produrre “Ya Ha, ma cosa succede se poi scambiano il seme di quel cingalese alto un metro e un biberon con quello di quello spilungone biondo?” Lui alza gli occhi dal giornale e mi bacia sul naso.
“Ya Ha, ma secondo te si lavano le mani quando hanno finito?”

Una risposta a "Scene da bambinificio"

  1. Oh mamma, speriamo proprio di si! Non ci avevo mai pensato in questi termini…Spalle larghe, petto in fuori e non ti fermare davanti a niente e nessuno. Ne vedrai delle belle. Ma si fa tutto per arrivare alla meta.
    Raffaella

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